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lunedì 7 settembre 2020

Psicocibernetica: l'immaginazione (parte terza)

Nel capitolo tre, Maxwell Maltz parla del potere dell'immaginazione. Maxwell, che come ricordo era un chirurgo plastico, si era accorto di una potente connessione tra le persone che volevano sottoporsi ad operazioni e il loro stato emotivo e modo di pensare. Come molti psicologi prima di lui, aveva capito che lo stato emotivo dei suoi pazienti dipendeva fortemente dal loro modo di pensare. I loro 'pensieri' determinavano la loro felicità e quindi il loro grado di accettazione di se stessi.
Parafrasando Maltz: «Il nostro agire o non agire sono conseguenze dell'immaginazione e non della volontà come comunemente si crede».
Poi continua andando ancora più in profondità dicendo: «Un essere umano agisce, sente e si comporta sempre inconformità con ciò che egli immagina essere vero riguardo a se stesso e al suo ambiente».
Durante l'ipnosi, un soggetto recita mentalmente. Se gli viene detto di trovarsi al Polo Nord, egli non soltanto tremerà e sembrerà avere freddo ma anche il suo corpo reagirà coprendosi di pelle d'oca.

Questo significa che il sistema nervoso non può percepire la differenza tra esperienza immaginaria e esperienza 'reale': egli reagisce automaticamente dai dati comunicategli dal cervello:

«Il sistema nervoso reagisce in conformità a quanto 'voi' pensate o immaginate essere vero»
Questa affermazione è oramai nota dagli studi di Neuroscienze. Se un uomo incontrasse un attore travestito da orso, le sue reazioni emotive e nervose sarebbero le stesse se avesse incontrato un orso vero. L'umo reagisce alle sue idee o opinioni di ciò che lo circonda.
Da qui una conclusione di un'importanza epocale:
Se le nostre idee e le immagini mentali che ci riguardano sono distorte e irreali, allora anche le nostre reazioni all'ambiente saranno errate.
Quindi, perché non immaginarci come individui di successo? Questo meccanismo può operare solamente se ha un bersaglio da colpire, ovvero un obiettivo.Ecco il consiglio pratico:
Visualizzate nella vostra mente ciò che volete fare e poi passate all'azione. Dovete semplicemente rilassarvi e smettere di agire forzatamente: raffiguratevi il bersaglio e abbiate fede. I dettagli sono importantissimi. Cercate di vedere voi voi stessi mentre agite, sentite e 'siete' come volete essere. Immaginatevi come vi sentireste se foste la persona che vorreste essere: se siete 'scontrosi', immaginatevi di muovervi fra la gente come se non lo foste; se siete 'timorosi', immaginatevi di agire con coraggio, fiducia e tranquillità.
E ricordate: il vostro attuale modo di agire è automatico e spontaneo a causa di ricordi, reali o immaginati, da voi costruiti nel tempo.

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