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mercoledì 2 settembre 2020

Psicocibernetica: un manuale per la felicità

Tra i vari libri che ho letto in quest'ultimo anno ce n'é uno che mi ha particolarmente colpito: "Psicocibernetica" di Maxwell Maltz, datato addirittura 1960. E' un libro alla portata di tutti, scritto in un linguaggio semplice. Non tratta di Ingegneria o di Informatica, piuttosto di Psicologia. L'autore in questo libro spiega come sia arrivato ad interessarsi di certi temi partendo dalla sua professione di Chirurgia Plastica. Questo è il punto interessante del libro di cui non voglio togliervi la sorpresa; piuttosto vi invito a comprarlo. Qui vorrei solamente spiegare alcuni punti del capitolo sette intitolato Potete acquisire l'abitudine alla felicità. Come già tanti psicologi in passato hanno sottolineato, la felicità è uno stato mentale in cui abbiamo pensieri gradevoli per la maggior parte del tempo. Se aspettate che i pensieri piacevoli arrivino da soli, probabilmente continuerete ad avere i soliti pensieri che hanno affolato la vostra mente sino ad oggi. Riporto qui seguito alcune parti del libro che sono talmente belle e potenti che non mi sento di modificare:

«La felicità è un'abitudine, un atteggiamento mentale, e se non si pratica costantemente e non se ne fa pratica nel presente, non arriverà mai. Non deve essere condizionata dalla risoluzione di un problema esterno, poiché risolto un problema ne sorge immediatamente un altro».

«La vita è una serie di problemi: se volete essere felici sempre, dovete esserlo per abitudine mentale, non a 'causa' di qualcosa».

Tra i vari consigli pratici che vengono forniti ve ne è uno molto interessante: pare che l'uomo sia contrariato non da ciò che accade ma dalla sua opinione su ciò che accade! Quindi bisogna separare i fatti dalle opinioni. Pensare di essere rovinato dal punto di vista finanziario è un'opinione; avere zero euro sul conto corrente è un fatto; pensare di essere brutta per via del tuo naso è un'opinione; avere il naso pronunciato è un fatto. Un altro consiglio importante è quello di immaginarvi in situazioni piacevoli e mentre state facendo con successo quello che vi assilla.

Il punto dunque è che nessuno può decidere i vostri pensieri per voi. Dunque sceglieteli bene. Mi sento di riportare una frase dal bellissimo film 'Il dono dell'imprevedibile': «Fai pensieri felici!».

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